Oggi, o per
meglio da tre o quattro anni, il mercato del parquet è cambiato: il gres
porcellanato, che riproduce l’effetto del legno, ha raggiunto delle
caratteristiche estetiche impensabili. Il laminato conquista altre quote di
mercato. E il mio blog è lo specchio di queste tendenze. Il punto è aver chiare
le proprio esigenze: perché sulle capacità di spesa se non posso, o non voglio,
affrontare una certa cifra, lo so un partenza. Quindi, ritorno alla domanda:
Il parquet va bene dappertutto?
Tecnicamente sì,
purché si sia ben informati; il blog serve a questo. Praticamente, si possono
scegliere delle alternative, come il laminato di cui abbiamo scritto in
precedenza, oppure il pavimento in vinile.
Il pavimento in vinile
può servire in questi casi:
1)
quando vogliamo un effetto tipo “plancia di parquet”
2)
dobbiamo stare entro un centimetro di spessore dal
sottofondo
3)
dobbiamo pavimentare uffici, negozi, ambienti ad alto
calpestio o “ambienti umidi”
4)
abbiamo bisogno di una posa rapida e poco invasiva
5)
possiamo permetterci di spendere qualcosa di più del
laminato
Consideriamo i
punti uno alla volta.
Da cosa è composto il
pavimento in vinile?
Il pavimento in
vinile è costituito da plance in genere di 19 cm di larghezza e 1200 cm di lunghezza. E’ composto da uno strato di
usura che varia di 0.3 mm
a 0.5 mm.
Poi c’è una pellicola, il printfilm, sulla quale è stampata l’immagine che
potrà essere la riproduzione di una doga di parquet ma anche marmi, effetti
resina o cemento. Poi seguono strati di vinile e fibre di tessuto. Il tutto, e
veniamo al secondo punto, sta in 5
mm. Quindi è indicato anche per le ristrutturazioni dove
è necessario posare sopra vecchie pavimentazioni e non è possibile alzarsi
troppo. Il vinile, per le sue caratteristiche intrinseche, è un materiale
resistente: maggiore è lo strato di usura maggiore è la resistenza, definita
classe di usura: uno strato di usura da 0.3 ha una garanzia di 25 anni nella abitazioni,
mentre lo strato di usura 0.5
ha oltre i 25 anni anche 5 anni per un uso commerciale
intensivo. Quindi è indicato per negozi, palestre, centri fitness, uffici.
E in bagno?
Va bene perché si tratta di materiale impermeabile all’acqua che non presenterà
mai rigonfiamenti.
E la posa?
Posto un sottile materassino fono assorbente, i pavimenti in vinile sono dotati
di un aggancio tipo quello dei laminati. E come sempre ogni produttore è dotato
del sistema più rapido e facile!! Alcuni produttori presentano sul mercato una posa
che funziona come un biadesivo, tipo quello delle figurine. E’ un metodo
innovativo ed efficace a patto di avere un sottofondo perfettamente planare e
un pavimento preesistente che non abbia fughe troppo larghe. In ogni caso, la
posa del pavimento vinilico non crea polveri che invece si generano posando
gres porcellanato e parquet.
Tutte queste caratteristiche hanno un costo: è un pavimento che difficilmente
si troverà a partire da 5 euro, perché composto da materiale più nobile: impermeabile,
resistente alle abrasioni, offre una riduzione del rumore ambientale fino a 5
db e non contiene formaldeide